
La possibilità di contenimento degli agenti di malattia responsabili dei danni alle piante, nel verde urbano, si basa sulla prevenzione, mediante opportuni strumenti di monitoraggio, l’utilizzo di agenti di biocontrollo ad azione antagonista o predatoria.
Le stringenti restrizioni normative infatti non consentono l’utilizzo di altre soluzioni che non siano biologiche.
Afide delle rose (Macrosiphum rosae)
Soluzione: Adalia bipunctata. è una coccinella tipica dei nostri habitat, che si nutre attivamente delle principali specie di afidi presenti sulle piante arboree, arbustive ed erbacee.
Le larve, insieme agli adulti, sono gli stadi più voraci in grado di divorare fino a 100 afidi al giorno. Adalia richiede un elevato numero di prede per svilupparsi, per cui è adatta per lanci in presenza di prede.
Afide del Liriodendro ( Illinoia liriodendri)
Soluzione: Aphidius colemani, A. ervii. imenotteri parassitoidi impiegati per la lotta biologica a diversi generi di afidi.
Le femmine, dotate di una elevata capacità di ricerca, frequentano i siti di insediamento degli afidi ed una volta individuato l'afide depongono un uovo al suo interno.
L'afide parassitizzato non muore subito, ma viene lentamente svuotato dall'interno sino a che si rigonfia, trasformandosi nella cosiddetta "mummia" di colore bruno-nocciola.
Attività previste
La lotta biologica prevede, per essere efficace, un utilizzo tempestivo degli insetti utili.
Va quindi previsto un monitoraggio periodico al fine di individuare il corretto momento di applicazione.
I predatori sono forniti in confezioni che saranno distribuite, nel numero indicato dalla ditta fornitrice, sui singoli alberi e/o siepi ad un’altezza tale da impedire manomissioni e in modo da favorire il massimo della dispersione del predatore.