Con Delibera n. 17 del 26 maggio 2025 il Consiglio di Amministrazione di AMIA Verona S.p.a. ha approvato la Procedura Whistleblowing. La Procedura fornisce un quadro chiaro e strutturato per gestire le segnalazioni di comportamenti illeciti o irregolari all’interno dell’azienda, garantendo la riservatezza del processo e la tutela dei soggetti coinvolti.

 

Obiettivi principali

 

  1. Favorire l’emersione di illeciti, offrendo un canale sicuro e confidenziale per segnalare violazioni di leggi, regolamenti, codici di condotta o altre disposizioni interne.
  2. Promuovere un ambiente etico e trasparente, sostenendo una coltura aziendale basata su integrità, responsabilità e rispetto delle regole.
  3. Prevenire rischi reputazionali e legali, contribuendo alla salvaguardia della Società da conseguenze derivanti da comportamenti scorretti.
  4. Garantire la tutela del segnalante, proteggendo l’identità del whistleblower e prevenendo eventuali ritorsioni o discriminazioni.

 

Chi può segnalare

 

  1. Dipendenti
  2. Collaboratori e consolenti (dipendenti, liberi professionisti)
  3. Fornitori, subfornitori e i loro dipendenti/collaboratori
  4. Volontari e tirocinanti, a libro paga o meno
  5. Soci, amministratori, membri degli organi di controllo o rappresentanza
  6. Ex dipendenti ed ex collaboratori
  7. Candidati in selezione o in prova

Nota: anche i facilitatori (persone che assistono il segnalante nel processo) godono di tutela dell’identità.

 

Cosa può essere segnalato

 

Possono essere segnalati atti, fatti o omissioni illecite di cui si abbia conoscenza nell’ambito lavorativo, inclusi sospetti qualificati. Non è richiesta la prova completa dell’illecito, ma la segnalazione deve contenere elementi concreti per consentire l’accertamento.

È importante indicare:

 

  1. Circostanze di tempo e luogo
  2. Descrizione dettagliata del fatto
  3. Identità o elementi identificativi delle persone coinvolte
  4. Documenti o prove a supporto

 

In generale, possono essere segnalate tutte le violazioni di legge (civile, penale, amministrativa o fiscale) che possano ledere l’interesse pubblico o aziendale. Esempi pratici comprendono:

 

  1. Illeciti in appalti pubblici e procedure di gara
  2. Violazioni nel settore finanziario o antiriciclaggio
  3. Non conformità di sicurezza di prodotti e trasporti
  4. Danni all’ambiente o disastri ambientali
  5. Frodi fiscali e violazioni antitrust
  6. Violazioni di privacy e sicurezza informatica
  7. Corruzione e reati contro la pubblica amministrazione
  8. Infrazioni in materia di salute e sicurezza sol lavoro

 

Come e dove segnalare

 

La segnalazione può essere inviata in forma scritta o orale. Si consiglia di utilizzare solo i canali ufficiali indicati per garantire massima riservatezza:

 

  1. Piattaforma web crittografata (software GlobaLeaks): accessibile dalla sezione “Whistleblowing” del sito AMIA. Alla fine del questionario si ottiene un codice univoco per monitorare l’iter.
  2. Contatto diretto con il RPCT (Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza): colloquio telefonico o incontro riservato, verbalizzato e caricato solla piattaforma.

 

Tempistiche di gestione

 

Fase procedurale

Termine previsto

Avviso di ricevimento al segnalante

Entro 7 giorni dalla segnalazione

Riscontro finale al segnalante

Entro 3 mesi dalla ricezione

 

Tutele, riservatezza e anonimato

 

La procedura garantisce massima riservatezza: l’identità del segnalante, del segnalato e di ogni persona menzionata è protetta da misure di sicurezza (piattaforma crittografata e circolazione limitata delle informazioni). L’identità del segnalante non può essere rivelata senza il suo consenso. L’unica eccezione è la necessità di identificare il segnalante in un processo penale o contabile, se indispensabile per il diritto di difesa.

 

Il segnalante è protetto da qualsiasi forma di ritorsione o discriminazione, incluse:

 

  1. Licenziamento, sospensione o demansionamento
  2. Mancata promozione o retrocessione
  3. Cambio ingiustificato di mansioni o sede di lavoro
  4. Note di biasimo o peggioramento referenze
  5. Limitazioni alla formazione o a opportunità di carriera
  6. Molestie, intimidazioni o ostracismo
  7. Interruzione anticipata o mancato rinnovo del contratto

 

Sanzioni per abusi

 

La procedura disciplina anche i rischi e le sanzioni in caso di abusi. In particolare, AMIA può applicare sanzioni disciplinari proporzionate e dissuasive:

 

  1. Verso il segnalato: se la segnalazione risolta fondata, possono scattare sanzioni nei suoi confronti (secondo il CCNL applicabile).
  2. Verso il segnalante: se la segnalazione è deliberatamente falsa, diffamatoria o infondata (con informazioni errate o fuorvianti inviate solo per danneggiare la Società, il segnalato o altri), il segnalante può essere sanzionato.
  3. Verso chi viola la procedura: ad esempio, chi viola la riservatezza delle segnalazioni, o chi riceve un report per errore e non lo inoltra immediatamente al RPCT (entro 7 giorni), o chi ostruisce il processo di segnalazione, può incorrere in sanzioni disciplinari.

 

Contatti RPCT

 

Dott.ssa Graziella Scandola

Tel: 0458063408

Email: rpct.amiavr@gmail.com



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