Con Delibera n. 17 del 26 maggio 2025 il Consiglio di Amministrazione di AMIA Verona S.p.a. ha approvato la
Procedura Whistleblowing. La Procedura fornisce un quadro chiaro e strutturato per gestire le segnalazioni di
comportamenti illeciti o irregolari all’interno dell’azienda, garantendo la riservatezza del
processo e la tutela dei soggetti coinvolti.
Obiettivi principali
- Favorire l’emersione di illeciti, offrendo un canale sicuro e confidenziale per segnalare
violazioni
di leggi, regolamenti, codici di condotta o altre disposizioni interne.
- Promuovere un ambiente etico e trasparente, sostenendo una coltura aziendale basata su integrità,
responsabilità e rispetto delle regole.
- Prevenire rischi reputazionali e legali, contribuendo alla salvaguardia della Società da conseguenze
derivanti da comportamenti scorretti.
- Garantire la tutela del segnalante, proteggendo l’identità del whistleblower e prevenendo
eventuali
ritorsioni o discriminazioni.
Chi può segnalare
- Dipendenti
- Collaboratori e consolenti (dipendenti, liberi professionisti)
- Fornitori, subfornitori e i loro dipendenti/collaboratori
- Volontari e tirocinanti, a libro paga o meno
- Soci, amministratori, membri degli organi di controllo o rappresentanza
- Ex dipendenti ed ex collaboratori
- Candidati in selezione o in prova
Nota: anche i facilitatori (persone che assistono il segnalante nel processo) godono di tutela
dell’identità.
Cosa può essere segnalato
Possono essere segnalati atti, fatti o omissioni illecite di cui si abbia conoscenza nell’ambito
lavorativo, inclusi sospetti qualificati. Non è richiesta la prova completa dell’illecito, ma la
segnalazione deve contenere elementi concreti per consentire l’accertamento.
È importante indicare:
- Circostanze di tempo e luogo
- Descrizione dettagliata del fatto
- Identità o elementi identificativi delle persone coinvolte
- Documenti o prove a supporto
In generale, possono essere segnalate tutte le violazioni di legge (civile, penale, amministrativa o fiscale) che
possano ledere l’interesse pubblico o aziendale. Esempi pratici comprendono:
- Illeciti in appalti pubblici e procedure di gara
- Violazioni nel settore finanziario o antiriciclaggio
- Non conformità di sicurezza di prodotti e trasporti
- Danni all’ambiente o disastri ambientali
- Frodi fiscali e violazioni antitrust
- Violazioni di privacy e sicurezza informatica
- Corruzione e reati contro la pubblica amministrazione
- Infrazioni in materia di salute e sicurezza sol lavoro
Come e dove segnalare
La segnalazione può essere inviata in forma scritta o orale. Si consiglia di utilizzare solo i canali ufficiali
indicati per garantire massima riservatezza:
- Piattaforma web crittografata (software GlobaLeaks): accessibile dalla sezione “Whistleblowing”
del sito AMIA. Alla fine del questionario si ottiene un codice univoco per monitorare l’iter.
- Contatto diretto con il RPCT (Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza): colloquio
telefonico o incontro riservato, verbalizzato e caricato solla piattaforma.
Tempistiche di gestione
Avviso di ricevimento al segnalante
Entro 7 giorni dalla segnalazione
Riscontro finale al segnalante
Entro 3 mesi dalla ricezione
Tutele, riservatezza e anonimato
La procedura garantisce massima riservatezza: l’identità del segnalante, del segnalato e di ogni persona
menzionata è protetta da misure di sicurezza (piattaforma crittografata e circolazione limitata delle
informazioni). L’identità del segnalante non può essere rivelata senza il suo consenso. L’unica
eccezione è la necessità di identificare il segnalante in un processo penale o contabile, se indispensabile per
il diritto di difesa.
Il segnalante è protetto da qualsiasi forma di ritorsione o discriminazione, incluse:
- Licenziamento, sospensione o demansionamento
- Mancata promozione o retrocessione
- Cambio ingiustificato di mansioni o sede di lavoro
- Note di biasimo o peggioramento referenze
- Limitazioni alla formazione o a opportunità di carriera
- Molestie, intimidazioni o ostracismo
- Interruzione anticipata o mancato rinnovo del contratto
Sanzioni per abusi
La procedura disciplina anche i rischi e le sanzioni in caso di abusi. In particolare, AMIA può applicare
sanzioni disciplinari proporzionate e dissuasive:
- Verso il segnalato: se la segnalazione risolta fondata, possono scattare sanzioni nei suoi confronti
(secondo il CCNL applicabile).
- Verso il segnalante: se la segnalazione è deliberatamente falsa, diffamatoria o infondata (con
informazioni
errate o fuorvianti inviate solo per danneggiare la Società, il segnalato o altri), il segnalante può essere
sanzionato.
- Verso chi viola la procedura: ad esempio, chi viola la riservatezza delle segnalazioni, o chi riceve
un
report per errore e non lo inoltra immediatamente al RPCT (entro 7 giorni), o chi ostruisce il processo di
segnalazione, può incorrere in sanzioni disciplinari.
Contatti RPCT
Dott.ssa Graziella Scandola
Tel: 0458063408
Email: rpct.amiavr@gmail.com
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